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Incantevole borgo storico in provincia di Oristano distante solo 46 km da Alghero, dominato dallo splendido castello di Serravalle con la sua cinta muraria di 300 metri e caratterizzata dalle due torri di Bosa e Argentina, la cattedrale dell'Immacolata Concezione, le chiese di Santa Maria del Mare e di Santa Croce e dal delizioso quartiere sulla riva sinistra del fiume Temo e dal suggestivo ponte che lo attraversa.
Nota per il corallo e per lo stretto legame che la unisce alla Catalogna tanto che i nomi delle strade sono indicate in doppia lingua,
l'incantevole Alghero ha un centro storico unico, cinta da bastioni e torri e impreziosita da monasteri e chiese tra cui spicca la famosa chiesa di San Michele,
simbolo della città.
Per quanto riguarda le spiagge la pià famosa in città è la Santa Maria.
Vicino ad Alghero, invece, la spiaggia delle Bombarde e del Lazzaretto e la piccola e deliziosa Cala Dragunara, uno scorcio tra le rocce ricoperte
di vegetazione, un piccolo luogo incantato dove l'acqua è azzurra e verdissima e dove
gli scogli e i sassi si vedono anche a molti metri di profondità.
Da visitare le famose Grotte di Nettuno, uno spettacolo unico,
una passeggiata nelle profondità della roccia dove la natura è l'artefice di opere
d'arte che solo il tempo, quello che si misura in milioni di anni, le ha permesso
di creare.
Le grotte di Nettuno sono un gioiello e, come ogni gioiello di grande
valore, è racchiuso in uno scrigno che prende il nome di Capo Caccia.
Impossibile
non notarlo, appena si volge lo sguardo al mare cattura la vista con la sua maestosità.
Adagiato alla fine della lunga insenatura che si svolge a nord di Alghero è la sentinella
posta a guardia della città.
Con la sua mole fa da confine tra le placide acque
della riviera di Alghero e gli impetuosi flutti del mare aperto.
Vi sono modi comodi e meno comodi per visitare le grotte.
Io vi consiglio quello meno comodo ma sicuramente più appagante.
Raggiunta la sommità di Capo Caccia, che già il tragitto fino a
li vi lascerà ricordi indelebili di spiagge ed insenature da brivido, prendetevi
una sosta per ammirare il mare aperto.
Affacciatevi senza paura sul dirupo.
Vi girerà la testa sicuramente, ma non per il senso di vertigine dovuto all'altezza o allo
strapiombo che si apre sotto ai vostri piedi, ma bensì per lo spettacolo che apparirà
davanti ai vostri occhi.
L'isola Foradada è lì, davanti a voi, così vicina che vi
sembrerà di poterla toccare se solo osate allungare il braccio, circondata da un
mare che riflette tutte le tonalità del blu e del verde.
Per la cena consiglio la raffinata Hostaria de Pepi Gall in via Gioberti, 4 e per il by night, per i più giovani, la discoteca La Siesta - Le Follie in riviera del Corallo, per gli over 35, invece, Il Ruscello in località Angeli Custodi.
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